Il potere muto ha mani sporche di sangue.

Pubblicato il 4 luglio 2025 alle ore 00:49

Governi sordi, popoli svegli: la verità grida da Gaza!


  Gaza non è un conflitto. È una carneficina. È un popolo sotto assedio, lasciato solo di fronte a bombe, fame, e devastazione. Non c’è simmetria in tutto questo. Non c’è “equilibrio diplomatico”. C’è chi viene cancellato, e chi finge di non vedere. Il Governo Meloni – e con lui una schiera di leader europei – ha scelto di tacere, ha scelto di vendersi al potere e al profitto, mentre interi quartieri vengono annientati, e le lacrime di un padre che stringe tra le braccia il corpo di suo figlio non commuovono più nessuno nei palazzi del potere.

Ma noi non ci adattiamo. Noi denunciamo.

I fatti parlano. I governi no.

  • Nessuna sanzione.
  • Nessuna condanna ufficiale.
  • Nessuna rottura diplomatica con chi bombarda civili.

  Eppure le prove sono lì, sotto le macerie, nei corridoi degli ospedali crivellati, nei video che raccontano ciò che i telegiornali oscurano. La Corte Penale Internazionale ha già avviato procedimenti. L’ONU parla di possibili crimini di genocidio. Eppure… l’Italia resta muta. E chi tace davanti all’orrore, ne diventa complice.

Le Regioni che rompono il silenzio

  In questo vuoto morale, alcune Regioni italiane sono diventate fari di coscienza:

  • Emilia-Romagna, Puglia, Toscana, Bologna: hanno interrotto rapporti istituzionali con Israele, gridando al mondo che non si può restare neutrali davanti allo sterminio di un popolo.

  Un atto concreto. Un gesto che risuona. Un esempio di ciò che significa avere ancora un cuore che batte e non solo una poltrona da occupare.

Magistratura, Corti internazionali: fate il vostro dovere!

  • Giudici italiani, non potete continuare a ignorare la vostra responsabilità.
  • Corte Penale Internazionale, il mondo aspetta giustizia.
  • Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, fate valere ciò che custodite nel nome: i diritti dell’uomo.

  Quando le leggi non difendono chi soffre, diventano uno strumento per proteggere chi massacra.

La società civile non sta zitta

  Ogni cittadino, ogni giornalista libero, ogni attivista, ogni coscienza che non si piega al torpore… è oggi una diga contro il diluvio della menzogna e dell’indifferenza.

  • Condividi questo articolo.
  • Parla con chi ha paura di sapere.
  • Mostra le immagini che i media censurano.
  • Fai pressione sulle tue istituzioni locali.
  • Pretendi verità, giustizia, memoria.

  Perché non possiamo permettere che il sangue venga lavato con la propaganda.

E adesso, gridiamolo:

  NOI non seguiamo la massa. NOI SIAMO la massa. La massa che spinge. La massa che sveglia. La massa che cambia.

  E quando ci uniamo, nessun governo resta al sicuro nella sua arroganza. Quando la coscienza si organizza, l’ingiustizia trema.

  La giustizia deve prevalere, la verità deve essere urlata. Le vite umane devono essere salvate.


Valutazione: 0 stelle
0 voti

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.