“LA VERITÀ SOTTO ASSEDIO: GAZA, LA FLOTILLA E IL TRADIMENTO DELL’INFORMAZIONE”

Pubblicato il 12 settembre 2025 alle ore 03:11

Speciale denuncia: Quando l’informazione diventa propaganda.

Smascheriamo i pennivendoli del potere.


  Viviamo in un’epoca in cui la verità non è più un diritto, ma un lusso. Dove l’informazione, anziché illuminare, acceca. Dove i giornalisti, o meglio, i pennivendoli, non fanno più domande, ma recitano copioni scritti nei palazzi del potere. E mentre loro scrivono, la realtà viene sepolta sotto strati di menzogne ben confezionate.

 

 

Gaza: il silenzio che uccide

  La Striscia di Gaza è oggi uno dei luoghi più martoriati del pianeta. Una prigione a cielo aperto, dove milioni di persone vivono sotto assedio, privati di acqua, elettricità, medicine, speranza. Eppure, i media mainstream preferiscono parlare d’altro. Quando lo fanno, lo fanno male: distorcendo, minimizzando, giustificando. Le vittime civili diventano “danni collaterali”, gli attacchi militari “operazioni di sicurezza”. Il linguaggio è il primo strumento della propaganda.

 

La Global Sumud Flotilla: sabotata e censurata

  Un esempio lampante? La Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria internazionale che tenta di rompere il blocco navale imposto a Gaza, portando aiuti e solidarietà. Il 25 luglio 2025, la nave tunisina Hurd’s Ark è stata oggetto di un attacco sospetto. I volontari parlano di droni, di esplosioni, di sabotaggi. Ma le autorità tunisine – e i media che le seguono come cagnolini al guinzaglio – liquidano tutto come “un incidente causato da una sigaretta”. Una narrazione grottesca, offensiva, che insulta l’intelligenza e la dignità di chi rischia la vita per aiutare gli altri.

Il ruolo vergognoso dei media

  E qui arriva la denuncia: i giornalisti che dovrebbero indagare, denunciare, raccontare la verità, si sono trasformati in strumenti di distrazione di massa. Non tutti, certo. Ma la stragrande maggioranza delle testate giornalistiche è oggi al soldo dei potenti. I grandi gruppi editoriali sono controllati da lobby economiche e politiche. I redattori, sotto pressione, preferiscono non disturbare il manovratore. E così, la verità viene sacrificata sull’altare della convenienza.

La storia scritta dai vincitori

  Non è una novità. La storia è sempre stata scritta dai vincitori. Dai colonizzatori che si sono dipinti come civilizzatori, agli imperi che hanno giustificato le guerre con bugie ben orchestrate.

  Ricordiamo il Golfo del Tonchino nel 1964: un attacco mai avvenuto, usato per giustificare l’intervento americano in Vietnam.

  O le famigerate “armi di distruzione di massa” in Iraq nel 2003: una menzogna che ha causato centinaia di migliaia di morti. Oggi, la stessa dinamica si ripete: Gaza viene bombardata, ma la narrazione ufficiale parla di “autodifesa”.

Il pensiero unico: il vero nemico

  Il vero pericolo è il pensiero unico. Quello che ci dice cosa pensare, chi sostenere, chi odiare. Quello che ci divide in fazioni, in tifoserie, in nemici. Perché un popolo diviso è un popolo governabile. E allora ci bombardano di notizie inutili, ci distraggono con scandali futili, ci anestetizzano con l’intrattenimento. Intanto, la verità muore. E con essa, la nostra libertà.

 

“Sterminio e mistificazione” — Una tela divisa diagonalmente mostra il genocidio dei nativi americani: da un lato, la realtà ignorata di villaggi in fiamme e civili massacrati; dall’altro, la propaganda che li dipinge come selvaggi aggressori. Un potente contrasto tra verità storica e menzogna istituzionalizzata.


Un appello alla ribellione consapevole

Noi non ci stiamo. Noi siamo L’Anticonformista Indipendente. E lanciamo un appello:

  • Ribellati al pensiero unico.
  • Smaschera le menzogne.
  • Sostieni chi cerca la verità.
  • Non fidarti dei titoli, leggi tra le righe.
  • Condividi ciò che è scomodo, non ciò che è virale.

La verità non è comoda. Non è facile. Ma è necessaria. E oggi più che mai, è sotto assedio.
Se i media non la raccontano, tocca a noi farlo.
Se i giornalisti tacciono, tocca a noi gridare.

Perché la verità non si compra. Non si censura. Non si arresta.

La verità è nostra. Difendiamola.


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